lunedì 31 ottobre 2011

"Overload"

La visita a Uomo Primo e la scoperta di essere uno di loro creò in me delle strane sensazioni. Quelle sensazioni quasi inspiegabili che, tuttavia esistono… di solito si rivelano pienamente fondate, ma alle quali purtroppo  si tende a prestare poca attenzione proprio perché sono difficili da definire… Iniziai a sentirmi maggiormente “esposta” agli attacchi alieni, come se avessero potuto ritrovarmi e riprendermi più facilmente.

L’indomani mattina avevo ancora dentro me parte di quell’energia spaventosa che in qualche modo avevo maneggiato la sera prima. Il malessere non passava, a momenti sentivo ancora il cuore battere in modo esagerato, a volte avevo l’impressione stesse per scoppiare… Fortunatamente non sono una persona che si impressiona in queste circostanze; così, lasciando quest’enorme quantità di energia fluire per tutto il corpo, il senso di malessere, pian piano, passò.
Consiglio con cuore di non fare cose simili, o perlomeno di non utilizzare un’energia fornita dall’esterno o da entità sconosciute. Il corpo è importante, è il veicolo con cui interagiamo col mondo, attraverso cui sperimentiamo le emozioni e tante altre cose… è attraverso di esso che facciamo esperienza. Ma è un corpo umano, non quello di un UP o di qualsiasi altro. Per cui non sappiamo se il nostro corpo sia in grado di reggere un quantitativo di energia di altro tipo. E poi credetemi, la sensazione del sentire che da un momento all’altro il corpo potrebbe cedere e abbandonarci (prima del tempo) non è per niente bella.
Anche Corrado mi disse di non fare delle cose avventate, di pormi in modo paritetico con questa entità cercando di fargli capire che il numero di informazioni che potevo recepire ogni volta era limitato… di fare cioè le cose con moderazione, e di prendermi tutto il tempo per dedicarmi alla mia vita quotidiana.

Tuttavia quella situazione l’avevo particolarmente a cuore.
Era emerso che UP era il responsabile dei precedenti reset dell’umanità. Loro si trovavano in quel luogo sperduto, un pianeta in cui gli alieni non avrebbero potuto trovarli e, quando il potere alieno diveniva forte quanto bastava per riuscire a minacciarli in qualche modo, questi preferivano sterminare l’umanità piuttosto che le loro “creazioni venute male”, cioè gli alieni stessi.
Cominciarono a venir fuori delle altre cose che non mi piacquero… Venni a sapere (da Corrado, sulla base di quanto emergeva da altri ex-addotti) che alcuni di questi UP erano in possesso di tecnologie avanzate, simili a quelle possedute dagli alieni. Mi riferisco a impianti, di diverso tipo rispetto a quelli alieni, che venivano però utilizzati con soggetti “rapiti” da UP sin dalla nascita, e di macchine per creare delle copie… Così pensai bene di chiedere agli UP coi quali interagivo se ne sapessero qualcosa.
Questo è il resoconto del S.I.M.B.A.D. fatto il 21 novembre 2009:

“Ho domandato loro alcune cose che riguardavano quello che ho saputo...
Quando ho parlato loro delle copie erano tutti tranquilli… addirittura, attraverso l'energia han creato una mia copia davanti a me, dicendomi che loro sono in grado di "produrre" (prima di creare questa copia ognuno di loro nella mano creava qualcosa per mostrarmi come gli riesce spontaneo, notavo uno di loro che aveva creato un fiore che sbocciava, che carino)... Solo quando ho parlato dei chip erano un po' perplessi, si guardavano l'un l'altro, ma mi han detto che non appartengono a loro. Mi sembra che tra noi e loro ci sia una sorta di barriera… vedo che nonostante si faccia un chiaro discorso con loro, qualcosa non arriva... Sarebbe semplice come parlare con la Triade, se non ci fossero anche queste singole barriere, ed è ovvio che perché ogni UP si risvegli del tutto i tempi si allungheranno e sarà un po' un casino.. Insomma gli alieni l'hanno pensata proprio nel dettaglio.
Gli UP mi hanno spiegato che nell'ultimo simbad ho rischiato di friggermi il cervello, e di friggermi tutta io nel complesso, è come se un uomo normale sollevasse un macigno di una tonnellata per qualche secondo, e a quanto dicono in qualcuno ho creato coscienza, ma il mio corpo non regge una cosa simile per molto tempo.
Ho chiesto se fossi uno di loro, la risposta è stato un sì, uno mi ha descritto come uno che era molto ottimista, come un amico o fratello, e sorrideva.
Ho l’impressione che alcune cose mi stiano sfuggendo… sento troppe barriere, questo gigantesco e finto ologramma per tante cose è come una prigione in cui le sbarre non si vedono, ma ci sono e sono anche belle grosse, e personalmente sento che per arrivare a capire le cose che cercano di comunicarmi ci metterò più tempo.”

L’UP che mi si presentò la prima volta e che mi descriveva come un UP ottimista, sembrava fosse mio fratello… Questo perché anche, e soprattutto, in queste simulazioni mentali al fine di carpire informazioni, prestavo attenzione alle espressioni del volto e del corpo di UP, e alle emozioni che mi trasmetteva. Quando disse quelle cose, osservandolo notai che aveva gli occhi lucidi… dava l’impressione che io, come UP, gli fossi mancato tanto, che tra noi ci fosse stato un legame molto profondo e che fossimo stati separati da scelte differenti… come UP ero un ribelle, uno di quelli ai quali il rifugiarsi in un luogo per non essere trovati dagli alieni non piaceva per nulla, e piuttosto che nascondermi, decisi di andarmene e vivere nel mondo come tanti altri.
Al contempo succedeva qualcosa di nuovo alla Triade. Anima, in particolare, cercava di comunicarmi qualcosa di molto importante. E’ veramente spiazzante avere una sensazione simile ma non riuscire a decodificarla in alcun modo e, per quanto io mi sforzassi, non riuscivo a tradurlo in parole comprensibili
Dopo quel secondo incontro, decisi di prendere una pausa in cui non avrei contattato UP in alcun modo. Impiegai quel periodo per lavorare solo con la Triade e sul corpo… Nel mio S.I.M.B.A.D. avevo la mia spirale dorata che mi avvolgeva saldando l’unione delle mie parti e, quando queste erano separate, si impegnavano a lavorare con il corpo: lo massaggiavano, mettevano in circolo l’energia presente e pian piano le cose cambiavano… Ero più vigorosa e, nonostante gli attacchi che qualche parassita talvolta sferrava, mi sentivo molto bene.

Passò quasi un mese, e l’11 dicembre ripresi con ciò che avevo iniziato:
“Buongiorno Corrado ^_^
Stamattina mi sento molto felice. Mi sono svegliata di mattina presto ridendo, e poi ho deciso di fare un simbad. Siccome oggi partirò, le invio il resoconto della cosa.
Come spesso accade, all'entrata di Anima, mi è scesa qualche lacrimuccia, anche quando la abbracciavo... Le dicevo che stiamo andando avanti alla grande, anche se a piccoli passi, ma che non m'importava niente, che qualsiasi cosa succeda, saremo insieme sempre. All'entrata di Spirito, nello specchio non lo vedevo nitidissimo, e una parte di lui la vedevo ombrata... Ho capito subito cos'era successo, ma ho lasciato che si sedesse accanto ad Anima. Entra Mente, ed è ok. Vedevo Anima che guardava molto Spirito, e infatti quando ho chiesto a tutti come stavano, Spirito mi ha detto che non si sentiva tanto bene. In sostanza una di quelle... "Lampadine" (riferendomi al Lux) gli stava dentro, non so come sia stato possibile e credo sia successo durante la notte (la cosa che non mi spiego, è come mai prima di svegliarmi del tutto mi ero svegliata ridacchiando soddisfatta)... Insomma alla fine con una vibrazione più forte del solito l'ho buttato fuori e fulminato.
Abbiamo poi cominciato a parlare dei progressi che stiamo facendo, e ho chiesto ad Anima di provare a comunicarmi quello che ha cercato di comunicarmi prima ma ha difficoltà a fare.. Allora lei si è avvicinata puntando un dito sulla mia testa.. E lì ho visto un'immagine come di un quadro in cui c'erano delle figure geometriche che formavano a loro volta un’altra figura, al centro c'erano dei quadrati che formavano una sorta di rettangolo centrale verticale, e in basso a sinistra e in alto a destra continuavano orizzontalmente, il resto del quadro era fatto di triangoli... non sono riuscita a vedere più di questo, e Anima non riusciva a parlare, a dirmi nulla che io potessi capire, in parole, o altro, ma sentivo che mi stava comunicando qualcosa. Solo quest'immagine.
Dopo questo, ho chiesto ad Anima di farmi vedere i miei contenitori, li vedevo lungo una linea e nelle direzioni corrispondenti, sinistra-passato, centro-presente, destra-futuro... Ho guardato un po' nella vita di 4 di questi contenitori, e ho comunicato con loro, in particolare con quello futuro, facendogli vedere un po' quello che è accaduto a me, e dicendo che possiamo comunicare. Chiedendo poi ad Anima di mantenere sempre viva la coscienza che abbiamo, e di renderla accessibile a tutti gli altri contenitori. Dopo aver finito questa parte, ho ricominciato a parlare con la Triade. Dicendo che stiamo facendo dei progressi, ma che vorrei che tutti comunicassero con me in maniera più nitida, in particolare attraverso i sogni, che ultimamente ricordo poco... Allora mi sono rivolta a Mente, l'ho scannerizzata dalla testa ai piedi e ho notato un piccolo lucchetto a livello della gola, ho subito pensato che fosse dovuto a delle mie convinzioni insensate relative al sonno e al sogno…
Anima le si è avvicinata e le ha messo la mano sinistra davanti a questo lucchetto, e dice "Mente, tu devi capire che nulla è impossibile" e poi, a bassa voce "..ed è proprio l'impossibile quello che stiamo per fare" ho visto l'energia partire, liquefare e far scomparire questo lucchetto...
Finito tutto ciò, dico alla Triade se volevano fare un salto da UP, tutti sembravano contenti, ma a un certo punto ho visto che Anima si era messa un po' in disparte, come se stesse pensando qualcosa, come se ci fosse qualcosa che non era il momento che sapessi forse, ma qualcosa di molto grosso... Tutto questo lo deduco dalla risonanza emotiva che mi tornava vedendo Anima così, e mi rendo conto che non si trattava neanche del suo tentativo di non spaventarmi, come invece successe quando doveva comunicarmi che ero addotta. Credo si trattasse più che altro del fatto che non si sa se sono pronta.. Cioè sembrava come se non mi avesse detto tutto, ma si vedeva benissimo, e appena gliel'ho fatto notare, mi ha detto che era tutto ok e sorridendo che potevamo andare da up... Ci sono andata, dopo essere diventata uno, Anima, Spirito, Mente e Corpo. Arrivata sul suo pianeta, ero sola, il mio UP-fratello non c'era... Allora ho pensato bene di mettermi a ballare in quella natura rigogliosa, e lo chiamavo... Lui viene, con un sorriso, e mi pare che avesse gli occhi blu e i capelli corti sul bianco, ma non sembrava vecchio come gli altri. Allora io ero sia me che UP, cioè vedevo con gli occhi di entrambi, guardandomi da fuori ero sia me me, che un omone altissimo con una barbetta grigia e i capelli corti... Non ricordo bene il dialogo, ricordo solo che a un certo punto, sentivo dentro che Anima piangeva e diceva che eravamo quasi "alla fine". Diceva che c'era il rischio che un domani tutto questo possa venire dimenticato... Non ho idea di cosa volesse dire, ma mi sono risposto subito che questa nostra "avventura" non la dimenticheremo mai, anche se ci sono stati i dolori insieme alle gioie, perché fa parte di noi... E anche se con questo contenitore prima o poi finirà, quello che ci è successo resterà sempre vivo in tutti noi. Mi sembrava come se volesse sentirsi tranquillizzare... Boh tante cose che non riesco ancora a spiegarmi... Allora con Up-fratello (lo chiamo così in modo da non creare confusione) siamo stati a passeggiare un po', e non ricordo i dialoghi che ci sono stati... Comunque da Up-Io ho ripreso le mie singole sembianze (perché prima vedevo me-io-triade dentro me-UP-triade) e sono tornata nella stanza del simbad... Riunita ancora di più con le varie parti, sono uscita. Sinceramente... Sentir dire ad Anima che si sta per fare l'impossibile e che sta per arrivare la fine, mi da sensazioni ambivalenti... Da un lato mi sento felice perché stiamo andando oltre tantissimi limiti, e se tutti quanti riusciremo nel nostro intento io proverò solo gioia, dall'altro un po' mi inquieta perché mi rendo conto che non riesco a capire, e non capendo mi sento un po' spiazzata e smarrita... Allora penso che io debba solo stare tranquilla e aspettare un po', tanto sento che le risposte arriveranno... Buon fine settimana, un abbraccio grande!”

Ancora una volta ricevetti dei segnali da parte di Anima che con un po’ più di fiducia in me stessa e nelle percezioni, avrei potuto interpretare come qualcosa di preoccupante, abbreviando il percorso di smascheramento di Uomo Primo. Ciò che considero di primaria importanza è capire che quando ci sono queste sensazioni un po’ confuse, o non ben decodificabili, o le parti di sé che in qualche modo sembrano perplesse o preoccupate, c’è veramente qualcosa che non va. Dando più fiducia alle proprie parti, non rimarrà quindi che chiedere loro di chiarire cosa provano, e vedere cosa emerge.

Per il resto, il discorso per favorire la comunicazione nel sogno funzionò… Infatti le notti successive andai in giro e  ricordai tutto ciò che vidi proprio grazie ai sogni.
Ero con una mia cara amica e spiavo delle creature che si trovavano in un sotterraneo… Accanto a noi c’era un essere che aveva una grande macchina nera. Non riuscivo a distinguerlo bene, ma ci diceva che laggiù quegli altri stavano tramando contro di noi. Il sogno terminava con me che, piena di adrenalina, pensavo a cosa avessi potuto fare.
Utilizzai un trucchetto per chiarire i sogni che mi insegnò Corrado molto tempo prima: bastava che provassi a mettermi nei panni di ciascun personaggio del sogno, riviverlo dalla loro prospettiva, per capire cosa provavano e quali fossero le loro intenzioni. La creatura che si trovava con me e la mia amica non mi piaceva molto, era come se volesse in qualche modo portarci dalla sua parte, e guardandola bene notai che aveva le pupille verticali… sembrava la razza aliena definita Orange… Quelli all’interno del sotterraneo mi sembrarono degli altri alieni che, avendo capito forse che alcuni umani erano riusciti a stabilire un contatto con UP, tramavano qualcosa per reagire a tutto ciò. Io, dal canto mio, pensavo a cosa avrei potuto fare per contrattaccare.
Non sono mai stata a favore delle guerre… ma, se in qualche modo fare guerra agli alieni fosse stato utile per non far ripetere il ciclo che toccava all’umanità da millenni, non avrei esitato, devo essere sincera.


Giunto il periodo delle festività natalizie, andai a trovare la mia famiglia, nella casa in cui ero cresciuta, e nella quale avevo subito gran parte degli episodi di abduction. Ritornare in quel luogo, per la prima volta da quando ricordai con Corrado, mi fece un certo effetto:
“23-12-2009
Salve Corrado.
Mi ero promessa di non scriverle per non disturbarla proprio in questi giorni, ma ora che sono a casa, queste sensazioni le volevo condividere con lei. E' la prima volta, da quando ho scoperto e risolto tutto, che mi son trovata nello stesso identico punto in cui mi presero nell'episodio che ho ricordato con lei grazie alle àncore... Non riesco a spiegare che sensazione sia di preciso, ma sento dentro una gran compassione, una pena, un'angoscia e una tristezza incredibile, infinita... Stando lì, nel punto in cui prima di scappare verso l'ascensore "guardavo le stelle" mi pare di rivivere la cosa. Devo ringraziare lei se ne sono uscita. Perché ha messo fine alle paranoie della mia "testa dura" che mi stavano facendo diventare matta. A volte sento addosso un peso che non appartiene solo alla mia vita, ma a tante, a tutta l'umanità, e mi sento così piccola, limitata e incapace in quei momenti, che mi sembra tutto tremendamente insostenibile. Non è un peso dovuto a qualche situazione, o a uno stress, o non so a cosa, è solo una sensazione fortissima che ho da tanto e che nessuno è riuscito a capire fino in fondo. Allora la condivido con lei, perché  anche se non voglio che mi risponda, so che lei può capirla questa sensazione..
Questa mail non è solo di aggiornamento, ma anche di augurio. Mi sembra sempre più di vedere le cose con gli occhi della Triade, sento le cose prima che accadano, di qualsiasi tipo, dalle cose più semplici a tutto ciò che riguarda reazioni interne mie e altrui.. E a volte penso, e spero con tutta me stessa, che quello che sento dentro su tutto quello che sta succedendo a noi e succederà, sarà anch'esso vero. Cioè che ce la faremo, tutti quanti, io lo sento dentro fortissimo.”
Alla prossima!

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