mercoledì 21 dicembre 2011

"Mi sono liberata dagli Alieni" di Lumen

Sento di dedicare un post per segnalare il video da pochi giorni su YouTube di Lumen. Lumen è una ragazza che si è liberata dal problema abduction con la tecnica più innovativa messa a punto dal Dott. Corrado Malanga, che rappresenta ad oggi il massimo esperto nella fenomenologia dei rapimenti alieni. La testimonianza che Lumen condivide con noi è qualcosa di prezioso



perchè descrive lo stato d'animo una volta usciti definitivamente dal problema, argomento che anch'io tratterò, tra i miei ultimi post. Mi son trovata a confrontarmi con lei, e le sensazioni provate sono molto simili, sebbene come sappiamo l'esperienza e il modo in cui ognuno la vive e la sperimenta sono qualcosa di unico e peculiare, come l'Universo che ognuno porta dentro di sè... Dunque, vi auguro buona visione, e ringrazio pubblicamente Lumen perchè sono convinta che siano le testimonianze di persone come lei e me a far comprendere a chi è in difficoltà che l'impossibile non esiste, quando ci si guarda dentro...

lunedì 19 dicembre 2011

Giù la maschera!!

Le sensazioni dirompenti che provai mi portarono a prendere la decisione di interrompere dunque i contatti con Uomo Primo… E Corrado, dal canto suo, mi rispose, come già disse quando lo andammo a trovare, che si era in fase di spugna, di raccolta di informazioni, chiedendosi se in questa situazione non ci fosse un terzo polo che non si era considerato.

La prima cosa che feci fu ripristinare tutte le modifiche che erano avvenute su me stessa da quando avevo incontrato Uomo Primo. Partii dalla fusione che si era verificata nella Triade: era vero sì che in quello stato mi sentivo Uno e i parassiti come il Lux mi attaccavano meno, ma quando mi attaccavano facevo molta più fatica a eliminarli, tutt’ora non ne capisco il perché. In ogni caso, grazie al S.I.M.B.A.D. e alla buona comunicazione tra le componenti, ci riuscii: da me come unione e fusione delle componenti, feci in modo di scindere tutti come prima… Mentre si materializzava Anima, la simulazione cominciò ad essere interferita a livello visivo, e sentivo degli strani ronzii nell’orecchio sinistro. Mi concentrai ancora di più per non far predominare l’interferenza, e alla fine riuscii a scindere e a ritrovarmi di fronte anche Spirito e Mente. In un primo momento Anima era al centro. Rivedendoli tutti così scoppiai subito a piangere… Anche se prima li sentivo tutti presenti in me, mi mancava quel confronto da punti di vista alternativi che potevano anche divergere in qualcosa. Li abbracciai e, in quel momento, vidi Mente spostarsi al centro andando ad avvolgere Anima e Spirito, entrambi. Mi è venuto subito spontaneo parlare con Anima,  questo è stato il nostro discorso:
Io: "Ma allora è reversibile!"
Anima: "Tutto è reversibile"
Io: "Ma noi possiamo andare dal Creatore?"
La risposta di Anima è stata un sorriso.
Io: "E gli Up cosa mi diranno?"
Notai che era come se Anima indugiasse nel rispondere, così anticipai e dissi "Stai tranquilla, io non mi spavento di nulla, dimmi pure".
Anima: "Non ti possono contraddire". E in quel momento ho visto il mio Up, come sempre timoroso, in silenzio.

In quel momento percepii l’importanza di noi Uomini, della presa di coscienza e della possibilità di creare e di trasformare, capii che se un terzo polo c’era, si trovava proprio dentro di noi. E il fatto  che gli UP non si siano mai espressi in maniera chiara, che avessero omesso delle cose, forse servivano semplicemente a distogliermi da ciò che avrei potuto scoprire di essere. Così dopo aver interagito di nuovo con le componenti separate, le riunii e terminai la simulazione mentale…
L’indomani mattina, il 20 gennaio, suonò il cellulare: erano due messaggi... La stranezza fu che si trattava dell’unico messaggio di addio che avevo in memoria, perché già ricevuto due anni prima. Aprendolo, vidi infatti che era datato 2008, risaliva al periodo in cui litigai con un caro amico. Pensai che era strano ricevere lo stesso messaggio del passato due volte nel giro di un’ora… Diceva: “Ormai non ha senso per nulla.. Avrei voluto conservare un rapporto di AFFETTO.. E non mi sono fatto sentire per vedere se nasceva in maniera naturale altrimenti avrei provato io a distendere le cose perché volevo manifestarti che ti voglio bene.. Ma la sudata fredda che ho avuto… mi ha aperto gli occhi. A mai più"
Ma non finisce qui.. Anche l’indomani, quando una mia amica ex addotta cercò di inviarmi un messaggio per chiedermi come stessi… Sorpresa: a metà il messaggio si interrompeva lasciando spazio ancora una volta alle parole di quel messaggio di addio!
Abbiamo detto che UP è fondamentalmente stronzo perché gioca a livello animico, omettendo le cose, facendo sentire dei prescelti… Ecco, annotate anche questa cari lettori: UP manda gli sms!!!!!!
Pensai che si trattasse di un modo che Up utilizzò per comunicare con me, e ne feci un'interpretazione come di un sogno… Insomma, un modo per dirmi che la nostra era diventata una relazione complicata, che forse non ci saremmo rivisti più, non lo so… So solo che questa cosa mi fece sbellicare dalle risate.
"Non mi sono fatto sentire" mi fece pensare al fatto che negli ultimi tempi non lo vedevo attivo nei miei confronti, non mi parlava mai, mi sembrava mi facesse solo perdere tempo. Con il "distendere le cose" pensavo si potesse trattare del fatto di ammorbidire me, dato che non accettavo per nulla il loro modo di risolvere le cose. La sudata fredda al sapere mi fece pensare a una sudata fredda al sapere della mia volontà di parlare col creatore.
Non era la prima volta che mi capitava di ricevere messaggi datati del passato, ma mi succedeva su tutti i telefoni cellulari che avevo, per cui credo sia strano che si sia trattato di un difetto dei macchinari.

Intanto nei successivi S.I.M.B.A.D. accadevano delle cose particolari. Non vedevo molto bene le componenti, soprattutto Anima, ma lei abbracciava me-corpo, e la sua visione diventava sempre più nitida. In un episodio, quando riaprii gli occhi, vidi che questa aveva cambiato forma: stavo abbracciando un grande albero. Le sue radici erano enormi, un tronco possente sebbene non compatto, vissuto… Un po’ mi vidi abbracciare quest’albero, un po’ mi vidi accucciata alle sue radici con gli occhi chiusi, come se quell’albero mi stesse cullando. A posteriori, cercando di interpretare, mi orientai subito verso il significato archetipico dell’albero, ma non lo interpretai in modo razionale. In quello scenario, iniziai a pensare alla Creazione, e all’improvviso è stato come se mi fossi collocata in un punto, in cui riuscivo a vedere e percepire l’Universo intero.. Era come vedere il buio e la luce insieme, potevo vedere satelliti, pianeti, stelle, galassie e da vicino tutti gli esseri viventi… Non esiste parola che possa descrivere fedelmente ciò che provai, ma sono sicura che molti lo capirebbero… Terminai così  il S.I.M.B.A.D..
Era il periodo in cui uscì al cinema un famoso film sui rapimenti alieni, “Il quarto tipo”. Confrontandomi con altri miei amici, mi fu consigliato di non guardarlo perché mi avrebbe scossa, ma io dovevo per forza fare di testa mia, quindi andai al cinema. Uno dei problemi che si verificano in una persona che subisce le abduction, è che quando si trova davanti a delle scene che in qualche modo evocano ciò che ha osservato o patito durante il rapimento, reagisce con paura e terrore, proprio perché quei ricordi rappresentano un marchio a fuoco nel suo inconscio. Così successe anche a me… Ovviamente, essendo il mio ricordo più terrificante quello degli occhi del grigio che mi fissavano, mi impressionai molto quando i personaggi del film li definivano come dei “gufi”.. Iniziai a pensare a tutte quelle persone che sono state prese e che non sono mai state riportate a casa. Pensavo che era orribile non avere una casa… E non sapere dove possa essere finita una persona, portata via in cielo, in quel modo… Uscita dalla sala scoppiai a piangere ed ebbi una nausea pazzesca, che solo con la presenza e lo humor dei miei amici riuscì a passare.
Nel S.I.M.B.A.D. del 23 gennaio successe qualcosa di strano. Provai a tornare dagli UP, per chiedere se fossero stati loro i responsabili di quei messaggi sul cellulare. Ma quando ritornai da loro, iniziai a chiamarli. Il primo che cercai di chiamare era quello che avrebbe dovuto essere dentro di me… Quindi lo chiamavo come se non fosse più in me, e questa particolarità fu positiva: probabilmente mi ero staccata da lui senza rendermene conto, ed era meglio così. Arrivarono due UP, seccati, i quali mi ripetevano che volevo fare sempre di testa mia, ma non riuscivano a spiegare in cosa io avessi sbagliato o cos’avessi fatto… Pensai che forse si poteva patteggiare con questi esseri, nel tentativo di arrivare a una soluzione positiva per tutti, ma poi abbandonai l’idea perché si patteggia quando si è in guerra, e noi non lo eravamo..
Per quanto riguardava la Creazione, potevo accedervi lontanamente solo attraverso poche sensazioni che provai e che riuscivo a distinguere. Scrissi a Corrado:
«… a volte mi capita di avere delle impressioni in merito alla nostra faccenda che arrivano in modo spontaneo, in momenti non previsti, e gliene voglio parlare, anche se forse non sarà un gran che. Ho avuto delle visioni particolari mentre ascoltavo una canzone che mi emoziona particolarmente, quando è così lascio fluire le emozioni e si creano naturalmente delle immagini. Vedevo Anima, con le sue sembianze che andava a posarsi sull'acqua, era un paesaggio luminoso e suggestivo, solo acqua e luce, e mentre il pianoforte andava lei danzava sull'acqua, a un certo punto compare accanto Spirito e ballano insieme, a momenti la luce prendeva le tonalità del verde, per cui ho pensato che anche Mente, che associo al colore verde, fosse lì. A un certo punto è come se entrambi mentre danzavano andassero sempre più in alto. Ho rivisto di nuovo le cose dall'alto, come se fossi uscita nell'universo, ma stavolta era come se mi trovassi nel vuoto, da una parte in cui c'era il nulla, come se stessi fuori da tutto. Quando mi trovavo in questo posto potevo percepire tutto, ancora una volta ho pensato al creatore, ma non riesco a percepirla come un'entità definita. Questo perché contemporaneamente alla visione dall'esterno percepivo l'universo e il suo moto, e sentivo l'universo come parte attiva quanto lo è il creatore. Sentivo anche gli esseri umani come una parte attiva in tutto ciò, era come se anche noi fossimo responsabili di questa creazione, ed è difficile spiegarlo bene perché mi rendo conto che queste sono cose molto difficili da tradurre in parole. Era quindi come se mi trovassi fuori dall'universo e dentro allo stesso tempo, finché a un certo punto non mi sono ritrovata di nuovo a danzare sull'acqua. Quest'evento non fornisce risposte, ma una cosa che mi è venuta in mente è che potrebbe essere importante anche la posizione in cui mi son trovata, fuori e dentro, tutto e nulla. Volevo accertarmi di certe cose, ma questo episodio che è venuto spontaneo e quindi in modo più naturale mi fa pensare a una sorta di conferma di quello che stavo pensando e che le scrissi nelle mail precedenti. Secondo me i modi per cambiare le cose sono molteplici. Ma forse dovrebbero essere gli esseri umani stessi a farlo…»
Cominciai a fare degli strani sogni. Iniziarono a comparire persone a me familiari, che mi riferivano di non dire a nessuno che stavamo insieme, sogni in cui in qualche modo avevo paura di infettarmi… E’ incredibile come tutto sia nitido visto dalla prospettiva di ora… E come invece apparisse confuso allora!! I miei sogni erano degli avvertimenti: “stai attenta, se no ti fai fregare di brutto!”
Siamo giunti ad analizzare l’altra strategia di UP: quando si vede scoperto, e non sa come agire, cerca di fregare a livello animico. E quali figure possono essere utilizzate in modo più subdolo, se non quelle alle quali si tiene di più? I propri familiari, fratelli, sorelle, cugini.. Sono come un contratto che l’individuo firma a priori senza notare le clausole, così finisce in trappola. Quello fu il primo episodio, ma seguirono molti altri di quei sogni. Inizialmente fa in modo che nel sogno si arrivi ad agire su base emotiva, sia col suo semplice assumere sembianze a noi familiari, sia evocando in tal modo dei ricordi nostalgici del passato da condividere insieme… Tutte queste strategie abbattono ogni forma di difesa e ogni barriera, creando un’atmosfera serena e di completa fiducia. Vincolato da questo legame emotivo che si crea con quelle figure oniriche, l’ex addotto potrà essere manipolato e distrutto da UP dalla sua parte più profonda.. Questo, per me, è stato veramente terribile.. Spero, scrivendo, di far sì che non accada ad altri.

Alla prossima!!
Estele

domenica 4 dicembre 2011

La svolta!

In seguito agli episodi di cui parlerò, si manifestò qualcosa, che come un lampo nella consapevolezza contribuì a illuminare la situazione. Nonostante gli attacchi del parassita Lux, che probabilmente mi riusciva a individuare anche perché vivevo con altre persone addotte, le cose andavano bene, riuscivo a far fronte a qualsiasi cosa.

Sempre nei primi giorni di gennaio feci un altro S.I.M.B.A.D.. Credo di non essermi mai incazzata così tanto in una simulazione mentale… Ero furibonda con uno di loro. Sembrava fossimo vicini alla soluzione. Parlando nella grande caverna, dicevano che avrebbero messo in atto la nuova soluzione.. “Nuova” soluzione che io davo per scontata, dato che in precedenza avevo cercato in tutti i modi di far capire a queste entità che agire sugli esseri umani come già avevano fatto non era la soluzione, ma solo un modo per sfuggire agli alieni, che erano finiti a bramare i loro stessi creatori.
Fortunatamente nel corso dell’interazione con loro, mi resi conto che la soluzione non era quella a cui si era arrivati comunicando in ogni modo possibile e immaginabile. Uno di loro mi spiegò che la “soluzione” era la stessa, identica, di prima che ci incontrassimo… Cioè quella di far abbattere qualcosa sugli esseri umani e metterli a tacere tutti. Come se tutto quello che era successo tra noi sino ad allora si fosse resettato. In quel momento, in cui vidi vanificarsi tutti gli sforzi che avevo fatto per far provare loro a empatizzare con l'essere umano, diventai furibonda e, di conseguenza, andò fuori controllo anche la simulazione mentale. Sbattei un pugno sul loro tavolo di pietra e urlai loro “Chi siete voi per decidere il destino di tante persone innocenti, chi c***o siete voi! Sono gli alieni che devono andarsene! Voi non farete proprio nulla finché ci sono io.”. Rimasero scioccati e spiazzati per quella mia reazione. Era una cosa che avevo a cuore, nonostante all’epoca non fossi consapevole che avrebbe potuto rappresentare una cosa positiva anche per me. Non m’ interessava dimostrare a qualcuno cosa fossi capace di fare, sapevo di poterlo fare e basta. E non avevo bisogno d’altro, l’avrei fatto a costo di lasciarci le penne.
Il resoconto della simulazione finisce così:
«Chissà che non si possa giocare sul fatto che le persone non hanno coscienza del problema degli alieni per trasformarlo in un punto di forza… Per fare in modo che non siano mai esistiti… Questa storia sembra un cubo di Rubick.. Ma una soluzione deve pur esserci…»

Era emerso che l’UP di cui io stessa prendevo le sembianze, in un qualche modo avrebbe voluto comunicare qualcosa a CorradoPrestai però attenzione a come Anima me lo aveva detto:
Quello che è dentro di te vuole parlargli
.. Quello che è dentro di te… Se era qualcosa che si trovava dentro di me in qualche strano modo, non era qualcosa di poi così mio. E questo fu un altro elemento che accomunò Uomo Primo alla figura dei parassiti alieni. Questi parallelismi che venivano fuori a un livello ancora piuttosto obnubilato mi creavano delle sensazioni negative, alle quali tuttavia non diedi molto spazio. Almeno finché le sensazioni negative non furono così tante da segnare la svolta decisiva nei confronti di Up.

Alcuni giorni dopo ripresi i contatti con UP e ne scrissi a Corrado:
«13 gennaio 2010
… C'era quello venuto nel mio primo simbad… Eravamo seduti sul verde a meditare, a un certo punto ci siamo alzati. Lui era più avanti rispetto a me, e sono comparsi altri 3 up. Quello centrale aveva una barba molto lunga, gli altri due più corta e anche i capelli, mi ricordavano un quadro suppongo, che raffigura Platone e Aristotele, alti come al solito 10 metri o più. Insomma, quello nel centro mi dice di scegliere con chi continuare questo mio cammino… Io sapevo dentro chi sarebbe stato e lui, quello sulla sinistra, si è avvicinato a me con il sorriso. Vedevo sempre quello nel centro che mi parlava quasi scocciato, come se gli avessi scombinato le cose e portato scompiglio. Ho risposto direttamente alle sue emozioni: "So che tutto questo non era previsto, ma tu hai idea di cosa fanno gli alieni? Prendono le persone", gli facevo passare mentalmente delle immagini, anche piuttosto violente, ero anche un po' incazzato, e poi "anche il contenitore che mi ospita ne ha fatto esperienza"... Dopo l'entusiasmo iniziale si sta creando un parallelismo che in un certo senso "accomuna" Up e alieni, e l'idea sinceramente non mi piace.
Io intanto, piano piano, ricostruisco anche i miei pezzi :) a presto!»

In quel S.I.M.B.A.D., comunicai a Uomo Primo che non avrei voluto vederlo per un po’…

Iniziavo ad avere delle perplessità, dei dubbi per farla breve…

Il 19 gennaio fu una giornata bellissima, perché io ebbi modo di conoscere alcuni ex-addotti che sapevo essere parallelamente in contatto con Corrado sulla questione UP, ma che non avevo mai conosciuto di persona. Le sensazioni che provai nel conoscerle furono stupende, vi rimando al mio post “Parlarne con Gli Altri” in cui affronto, sebbene in sintesi, il legame che si creò in seguito con quelle persone. Insieme ad altri miei amici, addotti ed ex addotti, andammo a trovare Corrado a Pisa. Fu divertente perché ci ritrovammo ognuno con un pensierino per lui, alcuni avevano preparato dei dolcetti, delle vere e proprie spettacolarità culinarie! Io pensai di comprargli un cd di un grande musicista, sapendo che amava la musica jazz e che a breve sarebbe stato il suo compleanno.
A parte il momento del regalo iniziale, stetti quasi sempre in silenzio. Un po’ perché c’erano persone, addotte, che avevano più bisogno rispetto a me di parlare con lui. Fu un silenzio di cui in seguito si accorsero tutti. Ma fu quel silenzio a permettermi di ascoltare dentro di me, e percepire quello che si verificò mentre Corrado ci parlava di alcune cose: ci parlava del fatto che in quel momento si era in fase di raccolta di informazioni. Voleva capire bene quale fosse la posizione e il ruolo di Uomo Primo in tutta quella storia. Noi esseri umani ci trovavamo come tra due fuochi, quello dell’alieno e quello di Up, ed entrambi volevano, passatemi il termine, “infinocchiarci” a modo loro. Ci chiese di fare un esperimento, provare a chiedere agli UP di poter vedere e interagire con il Creatore.
Trattenni il pianto tutto il pomeriggio, e non osai dire una parola anche se Corrado e gli altri cercavano di coinvolgermi nel discorso, perché ero sicura che sarei scoppiata a piangere. Cosa che accadde invece appena usciti dalla sua stanza. Ma raccontare cosa provai col senno di ora rende tutto troppo sfumato, quindi riporto il resoconto di allora, quando non resistetti a trattenere quello che avevo dentro e gli scrissi la sera stessa:
«19 gennaio 2010
Ciao Corrado... Le sto scrivendo perché mi rendo conto che a pomeriggio non mi sono espressa per nulla. Il motivo per cui non l'ho fatto è che ho pensato che ci fosse qualcuno che avesse qualcosa di più importante da raccontare a lei, è stato così, e non me ne sono pentita. Quando lei parlava di noi uomini, del fatto che ci troviamo tra due fuochi.. E' come se i miei ultimi pensieri li avessi visti materializzarsi, con tutte le emozioni annesse, per cui sarebbe bastata una parola nel corso di più o meno tutto il pomeriggio perché scoppiassi a piangere, sono sicura che anche lei se n'è accorto. Sembro buffa quando tento di mascherare perché non mi riesce proprio. Allora adesso che sono sola e ho del tempo per stare tra me e me e di liberarmi, lo faccio. Ho provato una sensazione di penosità incredibile quando parlava di UP, mi sono interrogata ultimamente su cosa lui mi stesse dando negli ultimi tempi, e cosa io stavo dando a lui. L'esperienza con lui mi ha fatto capire cosa significa essere, come ci si potrebbe sentire essendo loro, per quanto io ne sia lontana... Ma per quanto riguarda le nostre sorti, io sto arrivando a una conclusione, non ne sono ancora del tutto certa, ma lo sono in buona parte. Io forse non farò quello che lei ha detto, non andrò da lui a chiedergli di parlare con il Creatore. Il motivo per cui non lo farò è sia quello che ho pensato poco tempo fa, sia quello che ho provato, ed è stata come una conferma, a pomeriggio. Ultimamente con Up non ho fatto nulla di particolare, nulla di costruttivo, ci trovavamo lì a meditare, ho visto una vena di scocciatura in lui, ho capito che pur provando a far capire loro qual è la nostra situazione c'è qualcosa che non arriva... E non credo sia perché non riesco a comunicare bene, perché le cose che ho comunicato, a un certo punto le ho comunicate attraverso le emozioni per farmi capire, senza parole o altro, e so che sono arrivate. Allora penso che semplicemente non possono capire. Ecco perché se vado dal Creatore ci andrò direttamente, e se proprio dovrò, tranquillamente informerò gli UP e vedo come reagiscono. Mi sono stancata, mi sono stancata di perdere tempo in questo modo, con un uomo che non mi dice le cose e che mi trova una scocciatura. Trovo il loro modo di agire orribile, subdolo e triste, perciò mi veniva da piangere, per quanto bambinoni possano essere, anche pensando al fatto che magari in precedenza abbiano già indirettamente convinto anche me a far sì che si realizzasse il "ciclo dell'universo", senza sporcarsi le mani. Magari non lo fanno volontariamente perché non se ne rendono conto, ma solo questo fatto crea un abisso tra me e loro. Questo mi fa pensare ancora di più che loro non riescano a capire e non mi saranno d'aiuto. Questo non vale, per il momento, per l'Up di cui mi sono trovata ad assumere le sembianze di là, quello che forse è legato a me, o che ha osservato stando in qualche modo dentro me, perché ha avuto modo di sentire qua come stanno le cose, ed è lui che cerca di far capire a loro cos'è successo al mio contenitore. E quando ho visto Up per l'ultima volta e gli ho detto che non volevo vederlo per un po', mi fa di nuovo la faccia triste e rassegnata... Ma mi sono stancata anche dei loro messaggi paradossali. Io non sto giocando! La maggior parte delle volte in cui prendo una decisione qualsiasi che riguarda me e loro, mi guardano in modo un po' timoroso, evitano di contraddirmi, e io so che è perché sanno che le mie decisioni sono irrevocabili, anche se non sono minacciosa nei loro confronti. Sto giungendo a pensare che forse sola arriverò veramente a qualcosa, perché sento che quello che dovevo avere da loro l'ho recepito. Scritto così, non riassume neanche un decimo di come mi sono sentita e mi sento per questo. Alla fine l'unica cosa certa adesso è che Up non lo voglio vedere, non me la sento proprio adesso.
A capire che in un certo senso noi uomini siamo più "completi" se così si può dire, rispetto a loro, mi ha aiutata il “Septem Sermones ad Mortuos” di Jung che ho riletto e compreso con occhi diversi proprio in questi giorni, mi ha stimolata a riflettere. Noi creature distinguiamo, scindiamo, è vero. Ma chi ha la possibilità di cambiare punto di vista, è come se avesse mille occhi diversi per vedere mille sfaccettature. Il pleroma invece, il tutto e nulla, il simile e l'opposto che coesistono e si annullano, sono parte di un'unica cosa, percepisce l’intero, ma non le sfumature di cui esso è costituito. Il processo induttivo rispetto al deduttivo. Forse il tutto siamo noi esseri umani, ed è proprio l'esperienza che tanto Anima ama che ci salva, io lo so. Sto cercando inoltre di ricordare un episodio di abduction. Ho bisogno di vincere le paure legate a quei momenti. Io ho ricordato altre cose tornando a casa, piccoli pezzi, ma non ho il ricordo di un'adduzione dall'inizio alla fine, ho lasciato che Anima proiettasse nello schermo, ma ha funzionato poco, poche immagini vissute con molto distacco, poi chiedendole per mesi di farmelo ricordare attraverso il sogno, o a pezzi, ma non c'è stato verso. Comincio a pensare di avere un blocco, e questo blocco rappresenta una parte della mappa che vorrei potesse cambiare. Penso a un blocco anche perché ho provato a immaginarmeli vicino al letto, e ho avuto una nausea talmente forte che ho dovuto interrompere il pensiero... Riesco a riflettere abbastanza bene su me stessa, e spero di farcela.
Se questa mail le fa pensare qualcosa, sa che a me piace ascoltare il suo parere. Spero che il cd le piaccia, a presto e.. Grazie di cuore Corrado.»

Così avvenne la svolta che portò Uomo Primo a svelare la sua vera natura e i suoi veri scopi...

Continuate a seguirmi, al prossimo aggiornamento!!