mercoledì 21 dicembre 2011

"Mi sono liberata dagli Alieni" di Lumen

Sento di dedicare un post per segnalare il video da pochi giorni su YouTube di Lumen. Lumen è una ragazza che si è liberata dal problema abduction con la tecnica più innovativa messa a punto dal Dott. Corrado Malanga, che rappresenta ad oggi il massimo esperto nella fenomenologia dei rapimenti alieni. La testimonianza che Lumen condivide con noi è qualcosa di prezioso



perchè descrive lo stato d'animo una volta usciti definitivamente dal problema, argomento che anch'io tratterò, tra i miei ultimi post. Mi son trovata a confrontarmi con lei, e le sensazioni provate sono molto simili, sebbene come sappiamo l'esperienza e il modo in cui ognuno la vive e la sperimenta sono qualcosa di unico e peculiare, come l'Universo che ognuno porta dentro di sè... Dunque, vi auguro buona visione, e ringrazio pubblicamente Lumen perchè sono convinta che siano le testimonianze di persone come lei e me a far comprendere a chi è in difficoltà che l'impossibile non esiste, quando ci si guarda dentro...

lunedì 19 dicembre 2011

Giù la maschera!!

Le sensazioni dirompenti che provai mi portarono a prendere la decisione di interrompere dunque i contatti con Uomo Primo… E Corrado, dal canto suo, mi rispose, come già disse quando lo andammo a trovare, che si era in fase di spugna, di raccolta di informazioni, chiedendosi se in questa situazione non ci fosse un terzo polo che non si era considerato.

La prima cosa che feci fu ripristinare tutte le modifiche che erano avvenute su me stessa da quando avevo incontrato Uomo Primo. Partii dalla fusione che si era verificata nella Triade: era vero sì che in quello stato mi sentivo Uno e i parassiti come il Lux mi attaccavano meno, ma quando mi attaccavano facevo molta più fatica a eliminarli, tutt’ora non ne capisco il perché. In ogni caso, grazie al S.I.M.B.A.D. e alla buona comunicazione tra le componenti, ci riuscii: da me come unione e fusione delle componenti, feci in modo di scindere tutti come prima… Mentre si materializzava Anima, la simulazione cominciò ad essere interferita a livello visivo, e sentivo degli strani ronzii nell’orecchio sinistro. Mi concentrai ancora di più per non far predominare l’interferenza, e alla fine riuscii a scindere e a ritrovarmi di fronte anche Spirito e Mente. In un primo momento Anima era al centro. Rivedendoli tutti così scoppiai subito a piangere… Anche se prima li sentivo tutti presenti in me, mi mancava quel confronto da punti di vista alternativi che potevano anche divergere in qualcosa. Li abbracciai e, in quel momento, vidi Mente spostarsi al centro andando ad avvolgere Anima e Spirito, entrambi. Mi è venuto subito spontaneo parlare con Anima,  questo è stato il nostro discorso:
Io: "Ma allora è reversibile!"
Anima: "Tutto è reversibile"
Io: "Ma noi possiamo andare dal Creatore?"
La risposta di Anima è stata un sorriso.
Io: "E gli Up cosa mi diranno?"
Notai che era come se Anima indugiasse nel rispondere, così anticipai e dissi "Stai tranquilla, io non mi spavento di nulla, dimmi pure".
Anima: "Non ti possono contraddire". E in quel momento ho visto il mio Up, come sempre timoroso, in silenzio.

In quel momento percepii l’importanza di noi Uomini, della presa di coscienza e della possibilità di creare e di trasformare, capii che se un terzo polo c’era, si trovava proprio dentro di noi. E il fatto  che gli UP non si siano mai espressi in maniera chiara, che avessero omesso delle cose, forse servivano semplicemente a distogliermi da ciò che avrei potuto scoprire di essere. Così dopo aver interagito di nuovo con le componenti separate, le riunii e terminai la simulazione mentale…
L’indomani mattina, il 20 gennaio, suonò il cellulare: erano due messaggi... La stranezza fu che si trattava dell’unico messaggio di addio che avevo in memoria, perché già ricevuto due anni prima. Aprendolo, vidi infatti che era datato 2008, risaliva al periodo in cui litigai con un caro amico. Pensai che era strano ricevere lo stesso messaggio del passato due volte nel giro di un’ora… Diceva: “Ormai non ha senso per nulla.. Avrei voluto conservare un rapporto di AFFETTO.. E non mi sono fatto sentire per vedere se nasceva in maniera naturale altrimenti avrei provato io a distendere le cose perché volevo manifestarti che ti voglio bene.. Ma la sudata fredda che ho avuto… mi ha aperto gli occhi. A mai più"
Ma non finisce qui.. Anche l’indomani, quando una mia amica ex addotta cercò di inviarmi un messaggio per chiedermi come stessi… Sorpresa: a metà il messaggio si interrompeva lasciando spazio ancora una volta alle parole di quel messaggio di addio!
Abbiamo detto che UP è fondamentalmente stronzo perché gioca a livello animico, omettendo le cose, facendo sentire dei prescelti… Ecco, annotate anche questa cari lettori: UP manda gli sms!!!!!!
Pensai che si trattasse di un modo che Up utilizzò per comunicare con me, e ne feci un'interpretazione come di un sogno… Insomma, un modo per dirmi che la nostra era diventata una relazione complicata, che forse non ci saremmo rivisti più, non lo so… So solo che questa cosa mi fece sbellicare dalle risate.
"Non mi sono fatto sentire" mi fece pensare al fatto che negli ultimi tempi non lo vedevo attivo nei miei confronti, non mi parlava mai, mi sembrava mi facesse solo perdere tempo. Con il "distendere le cose" pensavo si potesse trattare del fatto di ammorbidire me, dato che non accettavo per nulla il loro modo di risolvere le cose. La sudata fredda al sapere mi fece pensare a una sudata fredda al sapere della mia volontà di parlare col creatore.
Non era la prima volta che mi capitava di ricevere messaggi datati del passato, ma mi succedeva su tutti i telefoni cellulari che avevo, per cui credo sia strano che si sia trattato di un difetto dei macchinari.

Intanto nei successivi S.I.M.B.A.D. accadevano delle cose particolari. Non vedevo molto bene le componenti, soprattutto Anima, ma lei abbracciava me-corpo, e la sua visione diventava sempre più nitida. In un episodio, quando riaprii gli occhi, vidi che questa aveva cambiato forma: stavo abbracciando un grande albero. Le sue radici erano enormi, un tronco possente sebbene non compatto, vissuto… Un po’ mi vidi abbracciare quest’albero, un po’ mi vidi accucciata alle sue radici con gli occhi chiusi, come se quell’albero mi stesse cullando. A posteriori, cercando di interpretare, mi orientai subito verso il significato archetipico dell’albero, ma non lo interpretai in modo razionale. In quello scenario, iniziai a pensare alla Creazione, e all’improvviso è stato come se mi fossi collocata in un punto, in cui riuscivo a vedere e percepire l’Universo intero.. Era come vedere il buio e la luce insieme, potevo vedere satelliti, pianeti, stelle, galassie e da vicino tutti gli esseri viventi… Non esiste parola che possa descrivere fedelmente ciò che provai, ma sono sicura che molti lo capirebbero… Terminai così  il S.I.M.B.A.D..
Era il periodo in cui uscì al cinema un famoso film sui rapimenti alieni, “Il quarto tipo”. Confrontandomi con altri miei amici, mi fu consigliato di non guardarlo perché mi avrebbe scossa, ma io dovevo per forza fare di testa mia, quindi andai al cinema. Uno dei problemi che si verificano in una persona che subisce le abduction, è che quando si trova davanti a delle scene che in qualche modo evocano ciò che ha osservato o patito durante il rapimento, reagisce con paura e terrore, proprio perché quei ricordi rappresentano un marchio a fuoco nel suo inconscio. Così successe anche a me… Ovviamente, essendo il mio ricordo più terrificante quello degli occhi del grigio che mi fissavano, mi impressionai molto quando i personaggi del film li definivano come dei “gufi”.. Iniziai a pensare a tutte quelle persone che sono state prese e che non sono mai state riportate a casa. Pensavo che era orribile non avere una casa… E non sapere dove possa essere finita una persona, portata via in cielo, in quel modo… Uscita dalla sala scoppiai a piangere ed ebbi una nausea pazzesca, che solo con la presenza e lo humor dei miei amici riuscì a passare.
Nel S.I.M.B.A.D. del 23 gennaio successe qualcosa di strano. Provai a tornare dagli UP, per chiedere se fossero stati loro i responsabili di quei messaggi sul cellulare. Ma quando ritornai da loro, iniziai a chiamarli. Il primo che cercai di chiamare era quello che avrebbe dovuto essere dentro di me… Quindi lo chiamavo come se non fosse più in me, e questa particolarità fu positiva: probabilmente mi ero staccata da lui senza rendermene conto, ed era meglio così. Arrivarono due UP, seccati, i quali mi ripetevano che volevo fare sempre di testa mia, ma non riuscivano a spiegare in cosa io avessi sbagliato o cos’avessi fatto… Pensai che forse si poteva patteggiare con questi esseri, nel tentativo di arrivare a una soluzione positiva per tutti, ma poi abbandonai l’idea perché si patteggia quando si è in guerra, e noi non lo eravamo..
Per quanto riguardava la Creazione, potevo accedervi lontanamente solo attraverso poche sensazioni che provai e che riuscivo a distinguere. Scrissi a Corrado:
«… a volte mi capita di avere delle impressioni in merito alla nostra faccenda che arrivano in modo spontaneo, in momenti non previsti, e gliene voglio parlare, anche se forse non sarà un gran che. Ho avuto delle visioni particolari mentre ascoltavo una canzone che mi emoziona particolarmente, quando è così lascio fluire le emozioni e si creano naturalmente delle immagini. Vedevo Anima, con le sue sembianze che andava a posarsi sull'acqua, era un paesaggio luminoso e suggestivo, solo acqua e luce, e mentre il pianoforte andava lei danzava sull'acqua, a un certo punto compare accanto Spirito e ballano insieme, a momenti la luce prendeva le tonalità del verde, per cui ho pensato che anche Mente, che associo al colore verde, fosse lì. A un certo punto è come se entrambi mentre danzavano andassero sempre più in alto. Ho rivisto di nuovo le cose dall'alto, come se fossi uscita nell'universo, ma stavolta era come se mi trovassi nel vuoto, da una parte in cui c'era il nulla, come se stessi fuori da tutto. Quando mi trovavo in questo posto potevo percepire tutto, ancora una volta ho pensato al creatore, ma non riesco a percepirla come un'entità definita. Questo perché contemporaneamente alla visione dall'esterno percepivo l'universo e il suo moto, e sentivo l'universo come parte attiva quanto lo è il creatore. Sentivo anche gli esseri umani come una parte attiva in tutto ciò, era come se anche noi fossimo responsabili di questa creazione, ed è difficile spiegarlo bene perché mi rendo conto che queste sono cose molto difficili da tradurre in parole. Era quindi come se mi trovassi fuori dall'universo e dentro allo stesso tempo, finché a un certo punto non mi sono ritrovata di nuovo a danzare sull'acqua. Quest'evento non fornisce risposte, ma una cosa che mi è venuta in mente è che potrebbe essere importante anche la posizione in cui mi son trovata, fuori e dentro, tutto e nulla. Volevo accertarmi di certe cose, ma questo episodio che è venuto spontaneo e quindi in modo più naturale mi fa pensare a una sorta di conferma di quello che stavo pensando e che le scrissi nelle mail precedenti. Secondo me i modi per cambiare le cose sono molteplici. Ma forse dovrebbero essere gli esseri umani stessi a farlo…»
Cominciai a fare degli strani sogni. Iniziarono a comparire persone a me familiari, che mi riferivano di non dire a nessuno che stavamo insieme, sogni in cui in qualche modo avevo paura di infettarmi… E’ incredibile come tutto sia nitido visto dalla prospettiva di ora… E come invece apparisse confuso allora!! I miei sogni erano degli avvertimenti: “stai attenta, se no ti fai fregare di brutto!”
Siamo giunti ad analizzare l’altra strategia di UP: quando si vede scoperto, e non sa come agire, cerca di fregare a livello animico. E quali figure possono essere utilizzate in modo più subdolo, se non quelle alle quali si tiene di più? I propri familiari, fratelli, sorelle, cugini.. Sono come un contratto che l’individuo firma a priori senza notare le clausole, così finisce in trappola. Quello fu il primo episodio, ma seguirono molti altri di quei sogni. Inizialmente fa in modo che nel sogno si arrivi ad agire su base emotiva, sia col suo semplice assumere sembianze a noi familiari, sia evocando in tal modo dei ricordi nostalgici del passato da condividere insieme… Tutte queste strategie abbattono ogni forma di difesa e ogni barriera, creando un’atmosfera serena e di completa fiducia. Vincolato da questo legame emotivo che si crea con quelle figure oniriche, l’ex addotto potrà essere manipolato e distrutto da UP dalla sua parte più profonda.. Questo, per me, è stato veramente terribile.. Spero, scrivendo, di far sì che non accada ad altri.

Alla prossima!!
Estele

domenica 4 dicembre 2011

La svolta!

In seguito agli episodi di cui parlerò, si manifestò qualcosa, che come un lampo nella consapevolezza contribuì a illuminare la situazione. Nonostante gli attacchi del parassita Lux, che probabilmente mi riusciva a individuare anche perché vivevo con altre persone addotte, le cose andavano bene, riuscivo a far fronte a qualsiasi cosa.

Sempre nei primi giorni di gennaio feci un altro S.I.M.B.A.D.. Credo di non essermi mai incazzata così tanto in una simulazione mentale… Ero furibonda con uno di loro. Sembrava fossimo vicini alla soluzione. Parlando nella grande caverna, dicevano che avrebbero messo in atto la nuova soluzione.. “Nuova” soluzione che io davo per scontata, dato che in precedenza avevo cercato in tutti i modi di far capire a queste entità che agire sugli esseri umani come già avevano fatto non era la soluzione, ma solo un modo per sfuggire agli alieni, che erano finiti a bramare i loro stessi creatori.
Fortunatamente nel corso dell’interazione con loro, mi resi conto che la soluzione non era quella a cui si era arrivati comunicando in ogni modo possibile e immaginabile. Uno di loro mi spiegò che la “soluzione” era la stessa, identica, di prima che ci incontrassimo… Cioè quella di far abbattere qualcosa sugli esseri umani e metterli a tacere tutti. Come se tutto quello che era successo tra noi sino ad allora si fosse resettato. In quel momento, in cui vidi vanificarsi tutti gli sforzi che avevo fatto per far provare loro a empatizzare con l'essere umano, diventai furibonda e, di conseguenza, andò fuori controllo anche la simulazione mentale. Sbattei un pugno sul loro tavolo di pietra e urlai loro “Chi siete voi per decidere il destino di tante persone innocenti, chi c***o siete voi! Sono gli alieni che devono andarsene! Voi non farete proprio nulla finché ci sono io.”. Rimasero scioccati e spiazzati per quella mia reazione. Era una cosa che avevo a cuore, nonostante all’epoca non fossi consapevole che avrebbe potuto rappresentare una cosa positiva anche per me. Non m’ interessava dimostrare a qualcuno cosa fossi capace di fare, sapevo di poterlo fare e basta. E non avevo bisogno d’altro, l’avrei fatto a costo di lasciarci le penne.
Il resoconto della simulazione finisce così:
«Chissà che non si possa giocare sul fatto che le persone non hanno coscienza del problema degli alieni per trasformarlo in un punto di forza… Per fare in modo che non siano mai esistiti… Questa storia sembra un cubo di Rubick.. Ma una soluzione deve pur esserci…»

Era emerso che l’UP di cui io stessa prendevo le sembianze, in un qualche modo avrebbe voluto comunicare qualcosa a CorradoPrestai però attenzione a come Anima me lo aveva detto:
Quello che è dentro di te vuole parlargli
.. Quello che è dentro di te… Se era qualcosa che si trovava dentro di me in qualche strano modo, non era qualcosa di poi così mio. E questo fu un altro elemento che accomunò Uomo Primo alla figura dei parassiti alieni. Questi parallelismi che venivano fuori a un livello ancora piuttosto obnubilato mi creavano delle sensazioni negative, alle quali tuttavia non diedi molto spazio. Almeno finché le sensazioni negative non furono così tante da segnare la svolta decisiva nei confronti di Up.

Alcuni giorni dopo ripresi i contatti con UP e ne scrissi a Corrado:
«13 gennaio 2010
… C'era quello venuto nel mio primo simbad… Eravamo seduti sul verde a meditare, a un certo punto ci siamo alzati. Lui era più avanti rispetto a me, e sono comparsi altri 3 up. Quello centrale aveva una barba molto lunga, gli altri due più corta e anche i capelli, mi ricordavano un quadro suppongo, che raffigura Platone e Aristotele, alti come al solito 10 metri o più. Insomma, quello nel centro mi dice di scegliere con chi continuare questo mio cammino… Io sapevo dentro chi sarebbe stato e lui, quello sulla sinistra, si è avvicinato a me con il sorriso. Vedevo sempre quello nel centro che mi parlava quasi scocciato, come se gli avessi scombinato le cose e portato scompiglio. Ho risposto direttamente alle sue emozioni: "So che tutto questo non era previsto, ma tu hai idea di cosa fanno gli alieni? Prendono le persone", gli facevo passare mentalmente delle immagini, anche piuttosto violente, ero anche un po' incazzato, e poi "anche il contenitore che mi ospita ne ha fatto esperienza"... Dopo l'entusiasmo iniziale si sta creando un parallelismo che in un certo senso "accomuna" Up e alieni, e l'idea sinceramente non mi piace.
Io intanto, piano piano, ricostruisco anche i miei pezzi :) a presto!»

In quel S.I.M.B.A.D., comunicai a Uomo Primo che non avrei voluto vederlo per un po’…

Iniziavo ad avere delle perplessità, dei dubbi per farla breve…

Il 19 gennaio fu una giornata bellissima, perché io ebbi modo di conoscere alcuni ex-addotti che sapevo essere parallelamente in contatto con Corrado sulla questione UP, ma che non avevo mai conosciuto di persona. Le sensazioni che provai nel conoscerle furono stupende, vi rimando al mio post “Parlarne con Gli Altri” in cui affronto, sebbene in sintesi, il legame che si creò in seguito con quelle persone. Insieme ad altri miei amici, addotti ed ex addotti, andammo a trovare Corrado a Pisa. Fu divertente perché ci ritrovammo ognuno con un pensierino per lui, alcuni avevano preparato dei dolcetti, delle vere e proprie spettacolarità culinarie! Io pensai di comprargli un cd di un grande musicista, sapendo che amava la musica jazz e che a breve sarebbe stato il suo compleanno.
A parte il momento del regalo iniziale, stetti quasi sempre in silenzio. Un po’ perché c’erano persone, addotte, che avevano più bisogno rispetto a me di parlare con lui. Fu un silenzio di cui in seguito si accorsero tutti. Ma fu quel silenzio a permettermi di ascoltare dentro di me, e percepire quello che si verificò mentre Corrado ci parlava di alcune cose: ci parlava del fatto che in quel momento si era in fase di raccolta di informazioni. Voleva capire bene quale fosse la posizione e il ruolo di Uomo Primo in tutta quella storia. Noi esseri umani ci trovavamo come tra due fuochi, quello dell’alieno e quello di Up, ed entrambi volevano, passatemi il termine, “infinocchiarci” a modo loro. Ci chiese di fare un esperimento, provare a chiedere agli UP di poter vedere e interagire con il Creatore.
Trattenni il pianto tutto il pomeriggio, e non osai dire una parola anche se Corrado e gli altri cercavano di coinvolgermi nel discorso, perché ero sicura che sarei scoppiata a piangere. Cosa che accadde invece appena usciti dalla sua stanza. Ma raccontare cosa provai col senno di ora rende tutto troppo sfumato, quindi riporto il resoconto di allora, quando non resistetti a trattenere quello che avevo dentro e gli scrissi la sera stessa:
«19 gennaio 2010
Ciao Corrado... Le sto scrivendo perché mi rendo conto che a pomeriggio non mi sono espressa per nulla. Il motivo per cui non l'ho fatto è che ho pensato che ci fosse qualcuno che avesse qualcosa di più importante da raccontare a lei, è stato così, e non me ne sono pentita. Quando lei parlava di noi uomini, del fatto che ci troviamo tra due fuochi.. E' come se i miei ultimi pensieri li avessi visti materializzarsi, con tutte le emozioni annesse, per cui sarebbe bastata una parola nel corso di più o meno tutto il pomeriggio perché scoppiassi a piangere, sono sicura che anche lei se n'è accorto. Sembro buffa quando tento di mascherare perché non mi riesce proprio. Allora adesso che sono sola e ho del tempo per stare tra me e me e di liberarmi, lo faccio. Ho provato una sensazione di penosità incredibile quando parlava di UP, mi sono interrogata ultimamente su cosa lui mi stesse dando negli ultimi tempi, e cosa io stavo dando a lui. L'esperienza con lui mi ha fatto capire cosa significa essere, come ci si potrebbe sentire essendo loro, per quanto io ne sia lontana... Ma per quanto riguarda le nostre sorti, io sto arrivando a una conclusione, non ne sono ancora del tutto certa, ma lo sono in buona parte. Io forse non farò quello che lei ha detto, non andrò da lui a chiedergli di parlare con il Creatore. Il motivo per cui non lo farò è sia quello che ho pensato poco tempo fa, sia quello che ho provato, ed è stata come una conferma, a pomeriggio. Ultimamente con Up non ho fatto nulla di particolare, nulla di costruttivo, ci trovavamo lì a meditare, ho visto una vena di scocciatura in lui, ho capito che pur provando a far capire loro qual è la nostra situazione c'è qualcosa che non arriva... E non credo sia perché non riesco a comunicare bene, perché le cose che ho comunicato, a un certo punto le ho comunicate attraverso le emozioni per farmi capire, senza parole o altro, e so che sono arrivate. Allora penso che semplicemente non possono capire. Ecco perché se vado dal Creatore ci andrò direttamente, e se proprio dovrò, tranquillamente informerò gli UP e vedo come reagiscono. Mi sono stancata, mi sono stancata di perdere tempo in questo modo, con un uomo che non mi dice le cose e che mi trova una scocciatura. Trovo il loro modo di agire orribile, subdolo e triste, perciò mi veniva da piangere, per quanto bambinoni possano essere, anche pensando al fatto che magari in precedenza abbiano già indirettamente convinto anche me a far sì che si realizzasse il "ciclo dell'universo", senza sporcarsi le mani. Magari non lo fanno volontariamente perché non se ne rendono conto, ma solo questo fatto crea un abisso tra me e loro. Questo mi fa pensare ancora di più che loro non riescano a capire e non mi saranno d'aiuto. Questo non vale, per il momento, per l'Up di cui mi sono trovata ad assumere le sembianze di là, quello che forse è legato a me, o che ha osservato stando in qualche modo dentro me, perché ha avuto modo di sentire qua come stanno le cose, ed è lui che cerca di far capire a loro cos'è successo al mio contenitore. E quando ho visto Up per l'ultima volta e gli ho detto che non volevo vederlo per un po', mi fa di nuovo la faccia triste e rassegnata... Ma mi sono stancata anche dei loro messaggi paradossali. Io non sto giocando! La maggior parte delle volte in cui prendo una decisione qualsiasi che riguarda me e loro, mi guardano in modo un po' timoroso, evitano di contraddirmi, e io so che è perché sanno che le mie decisioni sono irrevocabili, anche se non sono minacciosa nei loro confronti. Sto giungendo a pensare che forse sola arriverò veramente a qualcosa, perché sento che quello che dovevo avere da loro l'ho recepito. Scritto così, non riassume neanche un decimo di come mi sono sentita e mi sento per questo. Alla fine l'unica cosa certa adesso è che Up non lo voglio vedere, non me la sento proprio adesso.
A capire che in un certo senso noi uomini siamo più "completi" se così si può dire, rispetto a loro, mi ha aiutata il “Septem Sermones ad Mortuos” di Jung che ho riletto e compreso con occhi diversi proprio in questi giorni, mi ha stimolata a riflettere. Noi creature distinguiamo, scindiamo, è vero. Ma chi ha la possibilità di cambiare punto di vista, è come se avesse mille occhi diversi per vedere mille sfaccettature. Il pleroma invece, il tutto e nulla, il simile e l'opposto che coesistono e si annullano, sono parte di un'unica cosa, percepisce l’intero, ma non le sfumature di cui esso è costituito. Il processo induttivo rispetto al deduttivo. Forse il tutto siamo noi esseri umani, ed è proprio l'esperienza che tanto Anima ama che ci salva, io lo so. Sto cercando inoltre di ricordare un episodio di abduction. Ho bisogno di vincere le paure legate a quei momenti. Io ho ricordato altre cose tornando a casa, piccoli pezzi, ma non ho il ricordo di un'adduzione dall'inizio alla fine, ho lasciato che Anima proiettasse nello schermo, ma ha funzionato poco, poche immagini vissute con molto distacco, poi chiedendole per mesi di farmelo ricordare attraverso il sogno, o a pezzi, ma non c'è stato verso. Comincio a pensare di avere un blocco, e questo blocco rappresenta una parte della mappa che vorrei potesse cambiare. Penso a un blocco anche perché ho provato a immaginarmeli vicino al letto, e ho avuto una nausea talmente forte che ho dovuto interrompere il pensiero... Riesco a riflettere abbastanza bene su me stessa, e spero di farcela.
Se questa mail le fa pensare qualcosa, sa che a me piace ascoltare il suo parere. Spero che il cd le piaccia, a presto e.. Grazie di cuore Corrado.»

Così avvenne la svolta che portò Uomo Primo a svelare la sua vera natura e i suoi veri scopi...

Continuate a seguirmi, al prossimo aggiornamento!!

domenica 27 novembre 2011

Metamorfosi

Nonostante avessi l’impressione che qualcosa di quello che tentavo di comunicare non riuscisse ad essere compresa dagli UP, ci provai sino all’ultimo, nel tentativo di far capire loro che non erano gli esseri umani il loro problema… ma ciò che essi stessi avevano creato.

Il 25 dicembre feci un altro S.I.M.B.A.D.: come al solito iniziai parlando con le parti di me. Ognuno collaborava al meglio, ci si capiva, e la soluzione appariva sempre più vicina. Capii che avrei dovuto sbloccarmi, accettando che non tutto avrebbe potuto essere tradotto in logica… Delle ondate di una potente e calda energia partivano dai piedi e risalivano in su, come fossero acqua, e ad ogni onda cambiavo, mi sentivo più pura… Anima, Spirito, Mente e il Corpo acquisivano nuove forme… Un nuovo corpo, più grande e capiente a livello energetico… Sospesa nella spirale d'oro, stavo cambiando corpo, e mentre questo accadeva vedevo il mio DNA modificarsi… La doppia elica restringersi, avvicinarsi sempre più al centro, diventare più sottile e più lunga. Vedevo me con un corpo più grande, ed ero Io. Comunicavo con le mie parti sugli alieni, sul fatto che rappresentavano un pericolo vero e reale e che non volevo più fare esperienza dei loro soprusi. Cercai di vincere la paura dell’eventualità di ritrovarmeli davanti da sveglia e da cosciente, traumatizzata com’ero dalle loro figure per via delle abduction passate. Era una cosa che avrei dovuto mettere in conto coi rischi che avevo scelto di correre. Non ci sarebbe stato più spazio per la paura.
Cambiato corpo, vedevo me con un corpo più grande, ed ero Io… Io ero… Tornai in quel luogo, nel pianeta di Up. Lì, persa nella rigogliosa vegetazione, li chiamavo, e li chiamavo parlando una vecchia lingua, un'antica lingua, forse la loro lingua, prendendo le sembianze che su quel pianeta mi appartenevano. Così, dopo aver chiamato, urlando, in questa strana lingua, iniziarono ad avvicinarsi altri Up... Ne contai circa una trentina, e sicuramente erano di razze diverse, perché alcuni erano molto molto alti come me, altri più bassi, non ben definiti.. Avevo l'impressione fossero di più... Sembrava una specie di comizio. Questa volta volevo comunicare con loro, e volevo farlo bene... Così pensai di esprimermi con loro non solo attraverso le parole, ma anche attraverso le emozioni, la mimica e la gestualità, espressioni universali grazie alle quali avrei potuto farmi comprendere… Al tempo stesso mi sentivo parlare nella loro lingua e pensare in italiano, oltre alle emozioni e alla mimica. Parevano capire, si stavano per commuovere anche loro. Gli feci un quadro dei soprusi che da millenni subiamo da parte degli alieni, facendo sentire loro cosa si prova nel subirli: la paura, la confusione, l’incertezza, la disumanizzazione. Ricordo che discussi e mi arrabbiai molto con uno di loro, il quale alla mia richiesta di fare qualcosa per fermare gli alieni mi rispose: “Noi non possiamo eliminarli… Loro sono parte di noi”… Ok… Ma non possono continuare a esistere solo per sfruttare e spremere sino all’ultimo le altre creature. Questo glielo feci capire. Chiesi loro di tornare a discuterne con gli altri, dato che erano riuniti in consiglio. Quella volta, molto più che le altre volte, mi emozionai: piangevo, gioivo, sentivo di Esprimermi completamente. Dopo aver parlato, fatto vedere e sentire com’era il mondo con la presenza aliena provai, con loro, a immaginare e vedere come sarebbe stato un mondo in cui loro non c’erano più. Un mondo pieno di speranza, di vita, tranquillità e pace. Mostrare loro le diverse realtà, a mio parere, era fondamentale... Sembrarono commuoversi..
Da quel momento, avrei comunicato anche attraverso le emozioni con loro. Dopo aver salutato anche il mio Up, tornai nella stanza del simbad... Vidi alcune persone che prendevano coscienza, ma non riuscivo a ricordarne i particolari.
Capii che, con un po’ di contegno, sarebbe stato possibile comunicare con altre persone per aiutarle a prendere coscienza anche inconsciamente, senza subire le pesanti conseguenze che mi provocò quella quantità di energia ingestibile dell’inizio. Avrei dedicato una parte dei S.I.M.B.A.D. successivi a comunicare con anime e spiriti altrui, nel tentativo di aumentare il bagaglio della coscienza sul problema alieno.

Nel frattempo, accaddero delle cose veramente incredibili e così intense che il linguaggio mi sembra riduttivo anche solo per renderne l’idea, ma ci proverò…
Io non avevo ricordi della mia tarda infanzia, non un evento o un qualcosa di particolare che avessi fatto o provato da poter rievocare. Ebbene quando mi trovai, per la prima volta da quando mi ero liberata dei rapimenti alieni, nella casa in cui avevo vissuto da sempre ed in cui ero cresciuta, iniziarono a riaffiorare nella mia mente dei flashback di ricordi del periodo natalizio (era appunto in occasione delle vacanze natalizie che tornai a casa) di quando ero bambina… Ricordai con gioia che usavo mettere dei biscotti vicino al camino la sera della vigilia, così Babbo Natale avrebbe potuto assaggiarli; ricordai che la mattina di Natale mi infilai nel letto dei miei genitori tutta contenta ed eccitata per mostrare loro il regalo che avevo trovato, un peluche a forma di coccinella.
Condivisi con Corrado anche questo:
“.. Ricorda quando le scrivevo che speravo di recuperare i ricordi di quand'ero piccola? Ebbene ora che sono qui, a parte il primo momento in cui mi son sentita male trovandomi nello stesso luogo in cui mi presero quella volta, ho dei flashback e ricordo interi pezzi della mia infanzia che avevo completamente rimosso... E sono ricordi felici, io ho avuto un'infanzia felice! :)”
Ancora adesso, se penso a tutto ciò mi commuovo e mi scende qualche lacrima. Può sembrare una reazione eccessiva, ma proverebbe qualcosa di molto diverso chiunque altro, recuperando dei ricordi così lontani, scoprendoli essere vividi e felici, dopo una vita vissuta senza una storia? Io credo di no…
Cominciai a percepire la mia infanzia come parte di me e non più lontana e avvolta da un velo di tristezza com’era stato sino ad allora. Ciò che avevo agito nel presente, stava straordinariamente modificando anche il vissuto, il passato. Si tratta di un altro degli effetti della cessazione delle abduction, oltre a quelli che già abbiamo avuto modo di conoscere: l’aumento del controllo e del potere sulla propria vita, sulla volontà e le scelte.
La seconda cosa incredibile accadde alle porte del nuovo anno, il 31 dicembre. La sera prima pensai che avrei voluto fare il S.I.M.B.A.D., pensavo che avrei dovuto fare la procedura di controllo delle parti (la facevo sempre). All’improvviso  sentii la voce imponente di Uomo Primo, come se venisse da fuori e da dentro me: mi diceva qualcosa tipo "non hai più bisogno della procedura di controllo, non possono farti più niente". Questo un po' mi lasciò spiazzata, e andai a dormire senza fare il simbad. L’indomani, mentre leggevo un libro, mi sentii avvolgere da un fascio di energia dai piedi sino alla testa, mi circondò completamente.

Non so dire cosa stesse succedendo, ma si trattava di qualcosa di grosso. Questo lo penso perché mentre avvertivo quell'energia fortissima, sentivo che dentro di me qualcosa stava cambiando radicalmente, che io ero cambiata, e fu talmente forte quello che provavo che, inaspettatamente, scoppiai a piangere. Da quel giorno non riuscii più a vedere le mie parti separate da me come accadeva nel simbad e, senza rendermene conto, cominciai a esprimermi sempre più spesso al singolare, anziché parlare di Anima o di Spirito o Mente.

Scrissi a Corrado di quella mia sensazione:
“Come mi sento? Mi sembra di essere aria, acqua, terra e fuoco, tutto insieme. Dopo l'esperienza di quella mattina, praticamente per tutto il giorno non ho quasi sentito il peso del mio corpo, mi sembrava di volare Corrado, e mi sentivo completamente serena e in pace, mi sentivo, e mi sento ancora, come una roccia, imperturbabile, ma al tempo stesso multiforme, viva e imbattibile. Ogni volta che dico una cosa questa si verifica (anche se magari è una cosa improbabile, ma accade)... Non so dire se è divertente o annoiante tutto ciò, o se magari sono io che vedo causalità nella coincidenza… Per ora non mi viene da pensare nulla... Ma sento che qualcosa dentro di me è cambiato profondamente. In questi giorni vedrò che cosa succede, se gli alieni mi attaccano o, come sto pensando, se la stanno facendo sotto ed è per questo che si tengono a distanza, da un po' non vedo neanche più i lux che mi gironzolano attorno. Allora a presto Corrado, grazie per tutto.”
La parola che a mio parere si avvicina di più a ciò che sentii in quella e in poche altre successive occasioni è illuminazione. Cosa avessi fatto ancora non lo sapevo, ma con la lucidità di adesso penso che in quel momento ero riuscita a fondere le mie parti in un tutto unico. Corrado mi spiegò che probabilmente si trattava di un processo irreversibile. Con quest’ultima mail che inviai a Corrado, vi do appuntamento al prossimo aggiornamento:

“ 5 gennaio 2010
… Da quando mi si è fusa la triade sto facendo dei sogni molto particolari. E' da due notti che sogno di combattere. Con la differenza che non sono io che combatto qualcuno che invade i miei spazi, ma vado volontariamente a cercarlo questo qualcuno, e gli faccio il c***o... Non so chi sia, ma capisco che succede qualcosa, e non credo di essere sola quando lo combatto, vedo qualcun altro che combatte con me in quel momento. La scorsa notte ok, andava tutto bene, stanotte temo che si sia fatto del male una di queste persone e/o entità che combattevano con me nel sogno, infatti a metà nottata mi sentivo semi-sveglia, rincoglionita e incazzata, proprio perché avevo visto qualcuno ferito, anche se non saprei distinguerlo né dire come si era ferito. E’ probabile che abbia sistemato in qualche modo.
Inoltre da quando è successo quello che è successo mi sento in contatto più diretto con Up, e ieri prima di addormentarmi ho visto un'immagine. Prima ho visto gli Up attorno a me e mi sentivo avvolta ancora da quel fascio di energia, mentre questo accadeva e come se mi sentissi sempre più "saldata". Dopo, che mi ero distolta da quest'immagine ed ero ancora nel fascio di energia, ho visto gli Up e noi sulla Terra, era un paesaggio tutto colorato e luminoso, come se fosse stato un futuro. Nel momento che ho visto questa cosa mi son sentita strana... Sentivo di nuovo un'energia potentissima e che qualcosa stava cambiando drasticamente. L'unica cosa che viene da pensare era che le probabilità di vincere stanno aumentando. Ho cominciato a pensare al nostro pianeta, al fatto che ci sono tante cose che non mi piacciono qui, però questo è il posto dove ho potuto provare le emozioni più forti, e soprattutto il posto in cui ho imparato ad amare... Pensavo che amo il nostro pianeta, e mi sono addormentata col sorriso.”

Alla prossima!
Estele

lunedì 31 ottobre 2011

"Overload"

La visita a Uomo Primo e la scoperta di essere uno di loro creò in me delle strane sensazioni. Quelle sensazioni quasi inspiegabili che, tuttavia esistono… di solito si rivelano pienamente fondate, ma alle quali purtroppo  si tende a prestare poca attenzione proprio perché sono difficili da definire… Iniziai a sentirmi maggiormente “esposta” agli attacchi alieni, come se avessero potuto ritrovarmi e riprendermi più facilmente.

L’indomani mattina avevo ancora dentro me parte di quell’energia spaventosa che in qualche modo avevo maneggiato la sera prima. Il malessere non passava, a momenti sentivo ancora il cuore battere in modo esagerato, a volte avevo l’impressione stesse per scoppiare… Fortunatamente non sono una persona che si impressiona in queste circostanze; così, lasciando quest’enorme quantità di energia fluire per tutto il corpo, il senso di malessere, pian piano, passò.
Consiglio con cuore di non fare cose simili, o perlomeno di non utilizzare un’energia fornita dall’esterno o da entità sconosciute. Il corpo è importante, è il veicolo con cui interagiamo col mondo, attraverso cui sperimentiamo le emozioni e tante altre cose… è attraverso di esso che facciamo esperienza. Ma è un corpo umano, non quello di un UP o di qualsiasi altro. Per cui non sappiamo se il nostro corpo sia in grado di reggere un quantitativo di energia di altro tipo. E poi credetemi, la sensazione del sentire che da un momento all’altro il corpo potrebbe cedere e abbandonarci (prima del tempo) non è per niente bella.
Anche Corrado mi disse di non fare delle cose avventate, di pormi in modo paritetico con questa entità cercando di fargli capire che il numero di informazioni che potevo recepire ogni volta era limitato… di fare cioè le cose con moderazione, e di prendermi tutto il tempo per dedicarmi alla mia vita quotidiana.

Tuttavia quella situazione l’avevo particolarmente a cuore.
Era emerso che UP era il responsabile dei precedenti reset dell’umanità. Loro si trovavano in quel luogo sperduto, un pianeta in cui gli alieni non avrebbero potuto trovarli e, quando il potere alieno diveniva forte quanto bastava per riuscire a minacciarli in qualche modo, questi preferivano sterminare l’umanità piuttosto che le loro “creazioni venute male”, cioè gli alieni stessi.
Cominciarono a venir fuori delle altre cose che non mi piacquero… Venni a sapere (da Corrado, sulla base di quanto emergeva da altri ex-addotti) che alcuni di questi UP erano in possesso di tecnologie avanzate, simili a quelle possedute dagli alieni. Mi riferisco a impianti, di diverso tipo rispetto a quelli alieni, che venivano però utilizzati con soggetti “rapiti” da UP sin dalla nascita, e di macchine per creare delle copie… Così pensai bene di chiedere agli UP coi quali interagivo se ne sapessero qualcosa.
Questo è il resoconto del S.I.M.B.A.D. fatto il 21 novembre 2009:

“Ho domandato loro alcune cose che riguardavano quello che ho saputo...
Quando ho parlato loro delle copie erano tutti tranquilli… addirittura, attraverso l'energia han creato una mia copia davanti a me, dicendomi che loro sono in grado di "produrre" (prima di creare questa copia ognuno di loro nella mano creava qualcosa per mostrarmi come gli riesce spontaneo, notavo uno di loro che aveva creato un fiore che sbocciava, che carino)... Solo quando ho parlato dei chip erano un po' perplessi, si guardavano l'un l'altro, ma mi han detto che non appartengono a loro. Mi sembra che tra noi e loro ci sia una sorta di barriera… vedo che nonostante si faccia un chiaro discorso con loro, qualcosa non arriva... Sarebbe semplice come parlare con la Triade, se non ci fossero anche queste singole barriere, ed è ovvio che perché ogni UP si risvegli del tutto i tempi si allungheranno e sarà un po' un casino.. Insomma gli alieni l'hanno pensata proprio nel dettaglio.
Gli UP mi hanno spiegato che nell'ultimo simbad ho rischiato di friggermi il cervello, e di friggermi tutta io nel complesso, è come se un uomo normale sollevasse un macigno di una tonnellata per qualche secondo, e a quanto dicono in qualcuno ho creato coscienza, ma il mio corpo non regge una cosa simile per molto tempo.
Ho chiesto se fossi uno di loro, la risposta è stato un sì, uno mi ha descritto come uno che era molto ottimista, come un amico o fratello, e sorrideva.
Ho l’impressione che alcune cose mi stiano sfuggendo… sento troppe barriere, questo gigantesco e finto ologramma per tante cose è come una prigione in cui le sbarre non si vedono, ma ci sono e sono anche belle grosse, e personalmente sento che per arrivare a capire le cose che cercano di comunicarmi ci metterò più tempo.”

L’UP che mi si presentò la prima volta e che mi descriveva come un UP ottimista, sembrava fosse mio fratello… Questo perché anche, e soprattutto, in queste simulazioni mentali al fine di carpire informazioni, prestavo attenzione alle espressioni del volto e del corpo di UP, e alle emozioni che mi trasmetteva. Quando disse quelle cose, osservandolo notai che aveva gli occhi lucidi… dava l’impressione che io, come UP, gli fossi mancato tanto, che tra noi ci fosse stato un legame molto profondo e che fossimo stati separati da scelte differenti… come UP ero un ribelle, uno di quelli ai quali il rifugiarsi in un luogo per non essere trovati dagli alieni non piaceva per nulla, e piuttosto che nascondermi, decisi di andarmene e vivere nel mondo come tanti altri.
Al contempo succedeva qualcosa di nuovo alla Triade. Anima, in particolare, cercava di comunicarmi qualcosa di molto importante. E’ veramente spiazzante avere una sensazione simile ma non riuscire a decodificarla in alcun modo e, per quanto io mi sforzassi, non riuscivo a tradurlo in parole comprensibili
Dopo quel secondo incontro, decisi di prendere una pausa in cui non avrei contattato UP in alcun modo. Impiegai quel periodo per lavorare solo con la Triade e sul corpo… Nel mio S.I.M.B.A.D. avevo la mia spirale dorata che mi avvolgeva saldando l’unione delle mie parti e, quando queste erano separate, si impegnavano a lavorare con il corpo: lo massaggiavano, mettevano in circolo l’energia presente e pian piano le cose cambiavano… Ero più vigorosa e, nonostante gli attacchi che qualche parassita talvolta sferrava, mi sentivo molto bene.

Passò quasi un mese, e l’11 dicembre ripresi con ciò che avevo iniziato:
“Buongiorno Corrado ^_^
Stamattina mi sento molto felice. Mi sono svegliata di mattina presto ridendo, e poi ho deciso di fare un simbad. Siccome oggi partirò, le invio il resoconto della cosa.
Come spesso accade, all'entrata di Anima, mi è scesa qualche lacrimuccia, anche quando la abbracciavo... Le dicevo che stiamo andando avanti alla grande, anche se a piccoli passi, ma che non m'importava niente, che qualsiasi cosa succeda, saremo insieme sempre. All'entrata di Spirito, nello specchio non lo vedevo nitidissimo, e una parte di lui la vedevo ombrata... Ho capito subito cos'era successo, ma ho lasciato che si sedesse accanto ad Anima. Entra Mente, ed è ok. Vedevo Anima che guardava molto Spirito, e infatti quando ho chiesto a tutti come stavano, Spirito mi ha detto che non si sentiva tanto bene. In sostanza una di quelle... "Lampadine" (riferendomi al Lux) gli stava dentro, non so come sia stato possibile e credo sia successo durante la notte (la cosa che non mi spiego, è come mai prima di svegliarmi del tutto mi ero svegliata ridacchiando soddisfatta)... Insomma alla fine con una vibrazione più forte del solito l'ho buttato fuori e fulminato.
Abbiamo poi cominciato a parlare dei progressi che stiamo facendo, e ho chiesto ad Anima di provare a comunicarmi quello che ha cercato di comunicarmi prima ma ha difficoltà a fare.. Allora lei si è avvicinata puntando un dito sulla mia testa.. E lì ho visto un'immagine come di un quadro in cui c'erano delle figure geometriche che formavano a loro volta un’altra figura, al centro c'erano dei quadrati che formavano una sorta di rettangolo centrale verticale, e in basso a sinistra e in alto a destra continuavano orizzontalmente, il resto del quadro era fatto di triangoli... non sono riuscita a vedere più di questo, e Anima non riusciva a parlare, a dirmi nulla che io potessi capire, in parole, o altro, ma sentivo che mi stava comunicando qualcosa. Solo quest'immagine.
Dopo questo, ho chiesto ad Anima di farmi vedere i miei contenitori, li vedevo lungo una linea e nelle direzioni corrispondenti, sinistra-passato, centro-presente, destra-futuro... Ho guardato un po' nella vita di 4 di questi contenitori, e ho comunicato con loro, in particolare con quello futuro, facendogli vedere un po' quello che è accaduto a me, e dicendo che possiamo comunicare. Chiedendo poi ad Anima di mantenere sempre viva la coscienza che abbiamo, e di renderla accessibile a tutti gli altri contenitori. Dopo aver finito questa parte, ho ricominciato a parlare con la Triade. Dicendo che stiamo facendo dei progressi, ma che vorrei che tutti comunicassero con me in maniera più nitida, in particolare attraverso i sogni, che ultimamente ricordo poco... Allora mi sono rivolta a Mente, l'ho scannerizzata dalla testa ai piedi e ho notato un piccolo lucchetto a livello della gola, ho subito pensato che fosse dovuto a delle mie convinzioni insensate relative al sonno e al sogno…
Anima le si è avvicinata e le ha messo la mano sinistra davanti a questo lucchetto, e dice "Mente, tu devi capire che nulla è impossibile" e poi, a bassa voce "..ed è proprio l'impossibile quello che stiamo per fare" ho visto l'energia partire, liquefare e far scomparire questo lucchetto...
Finito tutto ciò, dico alla Triade se volevano fare un salto da UP, tutti sembravano contenti, ma a un certo punto ho visto che Anima si era messa un po' in disparte, come se stesse pensando qualcosa, come se ci fosse qualcosa che non era il momento che sapessi forse, ma qualcosa di molto grosso... Tutto questo lo deduco dalla risonanza emotiva che mi tornava vedendo Anima così, e mi rendo conto che non si trattava neanche del suo tentativo di non spaventarmi, come invece successe quando doveva comunicarmi che ero addotta. Credo si trattasse più che altro del fatto che non si sa se sono pronta.. Cioè sembrava come se non mi avesse detto tutto, ma si vedeva benissimo, e appena gliel'ho fatto notare, mi ha detto che era tutto ok e sorridendo che potevamo andare da up... Ci sono andata, dopo essere diventata uno, Anima, Spirito, Mente e Corpo. Arrivata sul suo pianeta, ero sola, il mio UP-fratello non c'era... Allora ho pensato bene di mettermi a ballare in quella natura rigogliosa, e lo chiamavo... Lui viene, con un sorriso, e mi pare che avesse gli occhi blu e i capelli corti sul bianco, ma non sembrava vecchio come gli altri. Allora io ero sia me che UP, cioè vedevo con gli occhi di entrambi, guardandomi da fuori ero sia me me, che un omone altissimo con una barbetta grigia e i capelli corti... Non ricordo bene il dialogo, ricordo solo che a un certo punto, sentivo dentro che Anima piangeva e diceva che eravamo quasi "alla fine". Diceva che c'era il rischio che un domani tutto questo possa venire dimenticato... Non ho idea di cosa volesse dire, ma mi sono risposto subito che questa nostra "avventura" non la dimenticheremo mai, anche se ci sono stati i dolori insieme alle gioie, perché fa parte di noi... E anche se con questo contenitore prima o poi finirà, quello che ci è successo resterà sempre vivo in tutti noi. Mi sembrava come se volesse sentirsi tranquillizzare... Boh tante cose che non riesco ancora a spiegarmi... Allora con Up-fratello (lo chiamo così in modo da non creare confusione) siamo stati a passeggiare un po', e non ricordo i dialoghi che ci sono stati... Comunque da Up-Io ho ripreso le mie singole sembianze (perché prima vedevo me-io-triade dentro me-UP-triade) e sono tornata nella stanza del simbad... Riunita ancora di più con le varie parti, sono uscita. Sinceramente... Sentir dire ad Anima che si sta per fare l'impossibile e che sta per arrivare la fine, mi da sensazioni ambivalenti... Da un lato mi sento felice perché stiamo andando oltre tantissimi limiti, e se tutti quanti riusciremo nel nostro intento io proverò solo gioia, dall'altro un po' mi inquieta perché mi rendo conto che non riesco a capire, e non capendo mi sento un po' spiazzata e smarrita... Allora penso che io debba solo stare tranquilla e aspettare un po', tanto sento che le risposte arriveranno... Buon fine settimana, un abbraccio grande!”

Ancora una volta ricevetti dei segnali da parte di Anima che con un po’ più di fiducia in me stessa e nelle percezioni, avrei potuto interpretare come qualcosa di preoccupante, abbreviando il percorso di smascheramento di Uomo Primo. Ciò che considero di primaria importanza è capire che quando ci sono queste sensazioni un po’ confuse, o non ben decodificabili, o le parti di sé che in qualche modo sembrano perplesse o preoccupate, c’è veramente qualcosa che non va. Dando più fiducia alle proprie parti, non rimarrà quindi che chiedere loro di chiarire cosa provano, e vedere cosa emerge.

Per il resto, il discorso per favorire la comunicazione nel sogno funzionò… Infatti le notti successive andai in giro e  ricordai tutto ciò che vidi proprio grazie ai sogni.
Ero con una mia cara amica e spiavo delle creature che si trovavano in un sotterraneo… Accanto a noi c’era un essere che aveva una grande macchina nera. Non riuscivo a distinguerlo bene, ma ci diceva che laggiù quegli altri stavano tramando contro di noi. Il sogno terminava con me che, piena di adrenalina, pensavo a cosa avessi potuto fare.
Utilizzai un trucchetto per chiarire i sogni che mi insegnò Corrado molto tempo prima: bastava che provassi a mettermi nei panni di ciascun personaggio del sogno, riviverlo dalla loro prospettiva, per capire cosa provavano e quali fossero le loro intenzioni. La creatura che si trovava con me e la mia amica non mi piaceva molto, era come se volesse in qualche modo portarci dalla sua parte, e guardandola bene notai che aveva le pupille verticali… sembrava la razza aliena definita Orange… Quelli all’interno del sotterraneo mi sembrarono degli altri alieni che, avendo capito forse che alcuni umani erano riusciti a stabilire un contatto con UP, tramavano qualcosa per reagire a tutto ciò. Io, dal canto mio, pensavo a cosa avrei potuto fare per contrattaccare.
Non sono mai stata a favore delle guerre… ma, se in qualche modo fare guerra agli alieni fosse stato utile per non far ripetere il ciclo che toccava all’umanità da millenni, non avrei esitato, devo essere sincera.


Giunto il periodo delle festività natalizie, andai a trovare la mia famiglia, nella casa in cui ero cresciuta, e nella quale avevo subito gran parte degli episodi di abduction. Ritornare in quel luogo, per la prima volta da quando ricordai con Corrado, mi fece un certo effetto:
“23-12-2009
Salve Corrado.
Mi ero promessa di non scriverle per non disturbarla proprio in questi giorni, ma ora che sono a casa, queste sensazioni le volevo condividere con lei. E' la prima volta, da quando ho scoperto e risolto tutto, che mi son trovata nello stesso identico punto in cui mi presero nell'episodio che ho ricordato con lei grazie alle àncore... Non riesco a spiegare che sensazione sia di preciso, ma sento dentro una gran compassione, una pena, un'angoscia e una tristezza incredibile, infinita... Stando lì, nel punto in cui prima di scappare verso l'ascensore "guardavo le stelle" mi pare di rivivere la cosa. Devo ringraziare lei se ne sono uscita. Perché ha messo fine alle paranoie della mia "testa dura" che mi stavano facendo diventare matta. A volte sento addosso un peso che non appartiene solo alla mia vita, ma a tante, a tutta l'umanità, e mi sento così piccola, limitata e incapace in quei momenti, che mi sembra tutto tremendamente insostenibile. Non è un peso dovuto a qualche situazione, o a uno stress, o non so a cosa, è solo una sensazione fortissima che ho da tanto e che nessuno è riuscito a capire fino in fondo. Allora la condivido con lei, perché  anche se non voglio che mi risponda, so che lei può capirla questa sensazione..
Questa mail non è solo di aggiornamento, ma anche di augurio. Mi sembra sempre più di vedere le cose con gli occhi della Triade, sento le cose prima che accadano, di qualsiasi tipo, dalle cose più semplici a tutto ciò che riguarda reazioni interne mie e altrui.. E a volte penso, e spero con tutta me stessa, che quello che sento dentro su tutto quello che sta succedendo a noi e succederà, sarà anch'esso vero. Cioè che ce la faremo, tutti quanti, io lo sento dentro fortissimo.”
Alla prossima!